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L'ambiente

Il Cammino di San Pietro - Antica Via Canturina - si snoda in un territorio pedemontano originariamente modellato dall’azione glaciale e fluvio-glaciale durante le diverse fasi glaciali ed interglaciali che hanno interessato la nostra zona nell’era Quaternaria.

Alle dolci colline moreniche si associano ampi terrazzi (o pianalti) di origine fluvioglaciale, prodotti dall’azione dei torrenti di scioglimento glaciale in un paesaggio via via digradante, a sud, verso la pianura lombarda.

Anche le numerose cave di argilla che accompagnano la parte finale del nostro percorso sono naturale esito della “storia” geologica di questo territorio: tali depositi alimentarono per lungo tempo le attività di estrazione e lavorazione dell’argilla, che in seguito ebbe importanti esiti industriali.


Nel corso dei secoli il paesaggio, fortemente antropizzato, ha subito profondi cambiamenti.

Le grandi brughiere e soprattutto le estese foreste di querce, pini silvestri, carpini, betulle e frassini, un tempo così fitte da consentire l’agguato mortale a frate Pietro, furono, nel corso dei secoli, progressivamente intaccate dall’intervento umano, utilizzate per le attività produttive (la lavorazione del legno...), e sostituite da pascoli, coltivi e da specie arboree - non di rado esotiche - più funzionali all’agricoltura.

Tipico è il caso del gelso, la cui coltivazione, fortemente incentivata dai governi milanesi nei secolo XVII, XVIII e XIX per la bachicoltura, diede impulso decisivo all’industria serica lombarda.Ora, nell’estendersi di una conurbazione convulsa, dei gelsi censiti uno per uno dai catasti austriaci non resta quasi più nulla;

del manto forestale resta pochissimo, salvaguardato solo dalle aree protette della zona oppure gelosamente custodito nei parchi che corredano le antiche ville di un ceto dirigente, patrizio e borghese, un tempo “anima” produttiva di questi luoghi.


Un paesaggio, dunque, che trova motivo di interesse nel saper rivelare agli occhi attenti di chi lo percorre a piedi angoli nascosti di antica bellezza e antichi segni della laboriosità delle sue genti.

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