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Descrizione generale

Il Cammino di San Pietro segue sostanzialmente il tracciato della antica via canturina, così come emerge dai catasti storici, dalla toponomastica storica e attuale, dalle emergenze storiche, dalle ricognizioni aeree e dalle ricognizioni sul terreno.


Prima di Cantù

Prima di Cantù il tracciato antico, ripreso pressoché intatto dall’ attuale “vecchia canturina”, saliva da Senna, toccava la Cascina Brugnola , dotata ben due chiesette, e ridiscendeva arrivando alla piana della roggia Mariola e all’Hospitale di S. Antonio. Da lì, entrava in città attraverso la porta Ruscana. A Senna è segnato dalla significativa presenza, in fregio alla via, del Santuario di S. Maria Assunta (XIII secolo ca.)


Il percorso a Cantù

Attraverso il centro di Cantù il percorso è riproposto in modo da consentire di riscoprire i più importanti luoghi del borgo antico,
Propone una doverosa variante storica che, predendo le mosse dalla Piazza Garibaldi, conduce al complesso millenario di Galliano e ne esce dopo aver toccato il Santuario della “Madonna Bella” presso il cimitero.
Lascia Cantù seguendo il vecchio tracciato che porta verso Figino Serenza, in un paesaggio rurale purtroppo impoverito ma tuttora di grande interesse storico.

Il percorso a Figino Serenza

In territorio di Figino Serenza si addentra nella zona rurale delle antiche cascine, che lambisce o che lascia intravedere, guada il corso del Torrente Serenza, e suggerisce una piccola deviazione, non inserita in mappa, che consente di riscoprire il nucleo storico del paese.

 

Il percorso a Novedrate

In territorio di Novedrate il tratto è breve e passa fuori dal centro storico. Il percorso ha come valida alternativa una bella pista ciclabile, segnata in mappa, che permette di attraversare il centro storico, di sottopassare la pericolosa “Novedratese” e di muoversi in sicurezza apprezzando meglio il contesto.

Il percorso a Lentate sul Seveso

All’inizio di questo tratto il percorso storico, pur facilmente riconoscibile dall’allineamento degli appezzamenti e, per via “aerea”, dal tracciato di un lungo elettrodotto, è stato reso impraticabile dall’inserirsi di aree coltivate. Dopo un’ampia deviazione a “U”, il cammino necessariamente si sposta verso il centro di Cimnago proseguendo poi lungo un tratto rettilineo asfaltato fino all’incrocio per Lentate centro. Qui, è possibile imboccare subito la breve variante per Mocchirolo oppure scendere a destra per la “variante S. Stefano” oppure deviare a sinistra poi a dx recuperando il tracciato storico dell’antica Canturina. Il tracciato prosegue verso i confini di Meda.

Il percorso a Meda

In territorio di Meda il tracciato dell’antica Canturina è quasi integralmente conservato e percorribile, fiancheggiando per lungo tratto aree adibite a cave. Sul confine con Seveso il tracciato storico viene inopinatamente sbarrato da un passaggio a livello delle Ferrovie dello Stato trasformato in barriera muraria. La barriera, recentissima, costringe a compiere un’ampia deviazione, attualmente senza alternative. Se non altro, la deviazione avvicina al centro storico di Meda e ai suoi importanti monumenti.
Il percorso ritorna su Via Milano, sottopassa la ferrovia e la superstrada per Milano e lascia il territorio di Meda presso l’antica chiesta dei Ss. Nazaro e Celso.

Il percorso a Seveso

Il percorso in territorio di Seveso, molto breve, è un tratto rettilineo che unisce la chiesetta dei Ss. Nazaro e Celso al Santuario e al Convento – ora Seminario Arcivescovile - di San Pietro Martire.

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